martedì 4 settembre 2012

Italia in coda alle classifiche per la diffusione della banda larga

Mentre siamo ancora in attesa del "Decreto Digitale", l'OECD certifica il ritardo dell'Italia nella diffusione della banda larga.
Un divario che appare ormai incolmabile, visto anche l'interesse della nostra classe dirigente a risolvere altre questioni "politiche".
L'Italia è infatti al 34° posto (e ultima) tra le nazioni che aderiscono all'OECD, organismo che misura e certifica la cooperazione e lo sviluppo economico degli stati, per quanto riguarda il tasso di crescita e di diffusione della banda larga. Registra addirittura un saldo negativo nella diffusione, unico caso tra i 34 paesi.
L'OECD ha certificato che circa il 20% della popolazione italiana dispone di una connessione internet a banda larga di rete fissa, mentre circa il 30% per quanto riguarda la rete mobile.
Come  è possibile immagine uno sviluppo della nostra economia senza uno strumento indispensabile come la banda larga? E' sufficiente leggere le conclusioni dell'OECD per capire come la stagnazione dell'economia italiana derivi anche da questo ritardo strutturale.

Riuscirà la classe politica a capirlo?

Nessun commento:

Posta un commento